Se si alza lo sguardo sul campanile del Duomo di Gradisca si nota un'epigrafe che il tempo ha reso poco leggibile, ma che merita attenzione perché ricorda una delle opere realizzate durante il governo dei principi Eggenberg, il campanile del Duomo.
Ecco le parole scolpite:
S.S.SALVATORIS ECCLESIAE TURRIM IO(HANNES) ANT(ONIUS) E PRINCIP(IBUS) AB EGGENBERG GRADISCAE DOMINO AUSPICE MUNIFICO OPPIDI UNIVERSITAS OBLATIONIBUS A FUNDAMENTIS AEDIFICANDUM CURAVIT
Questa è la traduzione in italiano:
Giovanni Antonio Eggenberg dei principi di Eggenberg signore di Gradisca e protettore munifico curò l'edificazione dalle fondamenta della torre della chiesa di San Salvatore grazie alle oblazioni di tutta la cittadinanza.
Come ricorda Andrea Nicolausig nel suo Campane e campanili di Gradisca (2011), verso il 1639 si iniziò a fare "una cerca universale si di formento, che di biade e vino per tutta questa vicinanza in elemosina, per fabbricare il campanile ed ingrandire la chiesa. (...) A tale effetto avevano preso un asinelo e stipendiato un uomo acciò andasse alla cerca della suddetta carità". Ma le elemosine raccolte non bastavano e così si fece una supplica alla Corte che, malgrado i tempi di miseria che correvano a causa della Guerra dei trent'anni, concesse un contributo di 150 fiorini, pochi in verità, ma sufficienti per aumentare le risorse indispensabili per la costruzione del campanile. La torre fu completata nel 1644 e ricoperta dal tetto nel 1666.
Nessun commento:
Posta un commento